Trizia

Prima di farvi un elenco di titoli ed esperienze, desidero raccontarvi di me, con un mio scritto non è autobiografico, una piccola parte di un mio libro, in cui però c’è molto di me.

<<Graziella aveva imparato ad usare qualsiasi cosa per creare le sue opere, ma non nel senso di qualsiasi oggetto…anche le esperienze le davano una spinta compulsiva a rendere tutto materia o parola e allora tutto prendeva forma nella sua vita, così da poter dire che la sua stessa vita era “quella” forma.

Avrebbe anche potuto non parlare più …ah! Se solo avesse conosciuto qualcuno che interpretasse qual suo modo di esprimersi, plasmando la realtà materiale e immaginata attraverso il suo modo originale e unico: la forma!

Il suo nome non le apparteneva..non amava né chi glielo aveva appioppato e tanto meno il suo suono sgraziato…nonostante l’apparenza: Graziella…dove stava poi questa grazia non riusciva proprio a comprenderlo! E poi era il nome di una bicicletta! Che tristezza!

Già, la vita prende una forma differente secondo il tuo nome…figuriamoci il cognome!

Tutto cominciò da li, più o meno.

Certo, da piccola sognava, Graziella, poteva fare solo quello! Era fortunata! Ma ancora non sapeva che tutti quei sogni avrebbero preso, appunto, una forma, prima o poi.. Se lo avesse saputo avrebbe fatto sogni differenti, già da quando era piccola.. Ma non importa, quello che conta è che lei, di sognare, non smise mai più.>>

Questa è solo una piccola introduzione per iniziare a presentarmi.
Desidero così raccontarvi quando è stato messo un piccolo seme, a suo tempo sotterrato molto in profondità, che è successivamente germogliato e che ho continuato a coltivare. Frequentavo il 2° anno di liceo scientifico a Milano e la mia prof del biennio ci “costringeva” a leggere I promessi sposi prima di iniziare qualsiasi materia tenuta da lei, compresa storia, geografia e latino, perché voleva farcelo leggere integralmente entro fine anno e sul suo esempio ci chiedeva di interpretare i personaggi, sia nell’intenzione, sia nella modulazione della voce. Tutti i miei compagni non lo sopportavano, io invece ero entusiasta e ho accolto volentieri la proposta. Nel triennio si cambiava prof e la nuova insegnante di italiano ci propose di rappresentare L’aulularia di Plauto, dandomi in personaggio della vecchia: anche in questo caso sono stata la sola studente ad accogliere con impegno e gioia l’iniziativa, infatti, sebbene riservata e a mio avviso timida (aaaah, l’autogiudizio!), ogni volta che si trattava di recitare tiravo fuori una potenza a me sconosciuta! E questo accresceva sempre più in me stessa sicurezza e fiducia. Ricordo che trascorrevo ore davanti allo specchio dietro la porta di ingresso di casa a fare facce, voci strane, cambiandomi di abito e indossando guanti cappellini di mia mamma (ovviamente tutti erano fuori casa) e mi truccavo le labbra con un pezzo di cioccolato fondente!

In quegli anni delle scuole superiori frequento anche la scuola di decorazione della ceramica, presso una allora famosa scuola di Milano, CEA Ceramiche d’arte (mah..perché mia mamma diceva che avevo talento nel disegno..secondo me voleva che le decorassi piatti e tazzine da regalare alle amiche) comunque sia le sono grata! Successivamente mi laureo in Scienze della Salute con voto 110/110 e approfondisco esperienze nelle cure naturali e tecniche olistiche (cosa c’entrerà mai col teatro?)

Conseguo il Diploma di Educatrice Teatrale (Scuola civica di teatro, musica arti visive e animazione), di Terapista complementare nell’ambito delle medicine non convenzionali e artiterapie con riconoscimento svizzero, il Diploma di assistente di comunità infantile e seguo il Corso di perfezionamento “La relazione ovvero lo Studio del Personaggio” (2° studio presso la scuola civica di teatro, musica, arti visive e animazione)

Al di là di ogni titolo, necessario alle varie abilitazioni professionali, e degli aggiornamenti, sempre necessari per confrontarsi con professionisti e formatori e mantenere vivo il desiderio di migliorarsi, proprio frequentando questi ultimi posso affermare che la mia principale scuola è la vita, le esperienze, l’incontro con le persone, la possibilità di scambio che avviene nei gruppi di lavoro e nei differenti ambienti, che costituiscono il teatro della vita stessa. In particolar modo ricordo l’incontro con Eugenio Barba, un uomo che ha avuto il coraggio di costruire un teatro diverso e la cui storia di vita è stata per me occasione di crescita e di chiarimento del tipo di teatro che sento di mia appartenenza. Perché il teatro non è uno solo, ci sono molti modi di concepire e di fare teatro, ma l’importante è comunque “fare teatro” a prescindere da tutto, perché “fare teatro” è terapeutico per chi lo fa e per chi lo riceve. Siamo tutti attori nel palcoscenico della vita!

Mi interesso allo yoga e alla meditazione dall’età di 17 anni, allora mi divertivo a condurre le mie amiche in sedute di rilassamento con visualizzazione guidata e loro mi dicevano che ero “terapeutica”, infatti il mio lavoro si è indirizzato verso le terapie complementari, iniziando a lavorare in ambito sanitario, grazie alla laurea in scienze infermieristiche e della salute, e conducendo gruppi di educazione alimentare per persone con uno stile di vita fortemente squilibrato e con persone socialmente disadattate. Ho incontrato e sperimentato varie tecniche di benessere e riequilibrio interiore, ma in ciascuna di esse, che ringrazio, non ho trovato la mia strada. Questo è accaduto col magico incontro col teatro, ma un teatro diverso, non quello che siamo abituati a pensare, un teatro che prevede un profondo lavoro su se stessi. Così e nato l’amore e quando nasce un amore niente ti può fermare, perciò ho iniziato a mettere il teatro in tutti gli aspetti della mia vita, da quando mi lavo i denti al mattino a quando mi preparo una tisana, eeeh..si, tutte le volte che prendo l’ascensore di casa, davanti allo specchio…vi ricorda qualcosa? Non ho perso il vizio. Per questo dico spesso che per me il teatro è dappertutto, la vita stessa è un teatro!

APPROFODIMENTI ED ESPERIENZE IN AMBITO TEATRALE E UMANISTICO:

  • Vari seminari di aggiornamento presso Centro Teatro Attivo, con Sara Fenoglio
  • Seminario di Geoteatro e teatroterapia con dott. Walter Orioli
  • Masterclass con Eugenio Barba e Giulia Varley (Odin Teatret);
  • Scuola di Teatro con Gabriele Di Luca
  • Scuola di Teatro Splendor del Vero;
  • Corso di dizione e lettura espressiva presso CTA
  • Seminario metodo Chladek con André Lepère, seminari di danza-movimento con Wanda Moretti e scrittura creativa con S. Pilotto.
  • Corso di formazione “Insegnare col metodo analogico”
  • Corso residenziale di “Formazione alla comunicazione e alla motivazione per la leadership” col dott. Amedeo Maffei
  • Corso “L’intelligenza delle emozioni” e “Le parole non dette” riconoscere, esprimere e gestire le emozioni” (dott. A. Pellai)
  • Corso “Prevenzione e gestione costruttiva del conflitto” presso Croce Rossa Svizzera. Aggiornamenti costanti in ambito teatrale e delle terapie complementari, in particolare nell’ambito del teatro sociale, dell’alimentazione e della prevenzione attraverso gli stili di vita salutari
  • Convegni e seminari di teatro educativo

Scrivo di poesie e trame teatrali di carattere sociale ed educativo (ultima di queste è una rappresentazione di sensibilizzazione nei confronti della violenza sulla donna dal titolo “Da me in poi”, lavoro emerso con un gruppo di donne e di cui sono attrice, regista e drammaturga, che rivedrete presto rappresentata in un nostro progetto).

Partecipo come lettrice e attrice alla videopoesia del filmaker R. Carnio, concorso al MUDEC di Milano

Attrice presso compagnia Splendor del Vero e Artelandia;

Attrice protagonista nel progetto “Teatro negli ospedali” e collaborazione nella stesura dei testi e delle canzoni di “Trappola”, regia di E. Meskhi (rappresentazioni nei reparti pediatrici ospedali di Varese, Busto Arsizio, San Gerardo-Monza);

Spettacoli (tra cui “Assassinio nella cattedrale”) in qualità di attrice con la regia di A. Zanoletti e L. Oneto

Attrice per il progetto teatro disabili con messa in scena de “I Miserabili” con la regia di L. Oneto nei teatri Apollonio di Varese, Manzoni e Carcano di Milano, Fraschini di Pavia, Sociale e Manzoni di Busto Arsizio.

Progetto di solidarietà “Volto di Porcellana” rivolto alle donne vittime di violenza

Stage coi ragazzi “diversamente abili” presso centro L’Anaconda

Corso di teatro con Max Zatta e seminario con S. Filippi (scuola di Grock)

Letture espressive per il centro disabili “Somsart” di Varese, letture interpretate in varie manifestazioni nella provincia varesina.
Pratico per 5 anni il metodo Rosalia Chladek (studio ed educazione del movimento)

Ho tenuto conferenze sul teatro educativo, stile di vita salutare, autostima e salute, prevenzione attraverso l’alimentazione in collaborazione con “Teatro dei Pesci” organizzazione di laboratori teatrali e creativi residenziali e non, laboratori artistici con materiale di riciclo secondo il metodo Munari.

Volontariato: presso scuola Rudolf Steiner (sostegno pomeridiano) e presso le scuole dell’infanzia nell’allestimento di spettacoli teatrali (attrice e collaborazione testi) con numerose rappresentazioni sul territorio. Conduce insieme a Renée laboratori e seminari di Teatro Olistico e Teatroterapia, corsi di teatro annuali per bambini, ragazzi, anziani e adulti per Teatro dei Pesci e percorsi di Vacanza-salute-teatro per gruppi di adulti e famiglie, collaborazione con Giumelli&Ass. in qualità di redattrice e conduttrice di corsi aziendali (team building teatrale, teatro aziendale e gestione del tempo).

Non credo siate arrivati a leggere fin qui…se è cosi complimenti, quando ci chiami ricordacelo perché avrai una sorpresa! (comunque le cose che reputo più importanti sono all’inizio 🙂 ah dimenticavo…mi diletto a scrivere poesie!

Patrizia Ferrara